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I 5 film di James Bond da vedere per avvicinarsi alla serie

  1. Agente 007 – Licenza di uccidere (1962)

Dove tutto ebbe inizio.

licenza-di-uccidereCome poter solo pensare, volendo avvicinarsi a questa stupenda serie, di non iniziare con il primo, originale James Bond? Spionaggio, azione ed effetti speciali all’avanguardia per un film dei primi anni Sessanta. Sean Connery, nei panni dell’agente segreto britannico diviene, grazie al successo di questo film, un’icona di stile e vero e proprio personaggio “immortale” nell’universo cinematografico. 007 dovrà qui fronteggiare i piani di conquista della SPECTRE, temibile organizzazione terroristica e di spionaggio, e in particolare del Dr. No, un enigmatico antagonista che trama, all’ombra del mondo, sulla piccola isola di Crab Key.

 

 

 

 

 

 

 

 


  1. Agente 007 – Una cascata di diamanti (1971)

L’epilogo, sottovalutato, di Connery.

una-cascata-di-diamantiUno Sean Connery stanco, vecchio, svogliato. Un film inguardabile… Questi i pareri della stragrande maggioranza della critica. Tuttavia questo è un film da vedere. La trama è forse una delle più valide dei film di 007, ricca di mistero e colpi di scena. Connery, per quanto lontano dalle performance di “Goldfinger” (1964) o “Thunderball” (1965), riesce ancora a stupire anzi, maturato e più ironico, si dimostra forse migliore delle sue precedenti apparizioni. Un James Bond energetico tenterà a tutti costi di sventare i piani di un super cattivo per la gran parte del film misterioso, che apparirà con un grande colpo di scena solo nel finale. Forse il miglior film di Sean Connery, una sorta di “testamento cinematografico” dell’attore.

 

 

 

 

 

 

 


  1. Agente 007 – Vivi e lascia morire (1973)

Esordio con il botto per Moore.

vivi-e-lascia-morireIronia, tecnologia, folklore, ma senza tradire spionaggio e azione. Queste sono alcune parole essenziali per riassumere cosa rappresenti il primo film dell’attore che eredita la fama di Connery, Roger Moore. 007 si troverà alle prese con la criminalità di Harlem, a New York, stretto tra la morsa del diplomatico Kananga e del narcotrafficante Mr. Big. Due figure che possiedono un losco collegamento… Combattimenti, inseguimenti (bellissimo quello in motoscafo tra le paludi della Louisiana) e la capacità unica di James Bond (tipica di Moore) di saper scherzare anche nei momenti più critici. Forse non il più bel film dell’attore, ma di certo un cult da vedere!

 

 

 

 

 

 

 

 


  1. La morte può attendere (2002)

Quando la tecnologia cambia un genere.

la-morte-puo-attenderePiù ci si avvicina ai giorni nostri, più critici nostalgici snobbano l’agente più famoso al mondo. James Bond è cambiato, sarebbe stupido non ammetterlo, ma credo si debba cogliere nell’evoluzione delle tecniche cinematografiche la nuova bellezza di 007. Il culmine di questo rinnovamento viene raggiunto nell’ultimo film di Pierce Brosnan, film che chiuderà in un certo senso un ciclo, per poi inaugurarlo nuovamente con le successive pellicole dell’Agente 007 nei panni di Craig. James Bond si trova immerso in un mondo che appare “aggiornato” più che mai: auto da sogno e “armate” di tecnologia all’avanguardia, paesaggi mozzafiato, armi di distruzioni di massa, tecnologie distruttive e molto altro. 007 deve affrontare una delle sue missioni più complesse e, nell’incipit del film, la sua stessa vita viene messa a dura prova. Un film che chiude un modo di vedere James Bond e ne apre uno diverso, “contemporaneo”.

 

 

 

 

 

 

 


  1. Skyfall (2012)

Il canto del cigno per Mr. Bond?

skyfallDaniel Craig non significa morte di James Bond. Daniel Craig non è una strategia per adattare i film di 007 alle mode giovanili. Daniel Craig è, più di tutti, il vero James Bond. L’attore riporta 007 alla sua brutalità, alla freddezza (epica l’interpretazione di “Casino Royale” nel 2006), al cinico agire che lo contraddistingueva anche nei romanzi di Ian Fleming. Nei primi tre film targati Craig, James Bond sopravvive alla modernizzazione e alla serializzazione, anzi si migliora. “Skyfall” ne rappresenta l’apice, forse il punto più alto di 007. Una trama avvincente, tra cadute e resurrezioni, sul filo tra la vita e la morte, impreziosito da uno dei, o forse IL finale migliore, dei film dell’agente britannico. Che sia tuttavia questo “il canto del cigno” dei film della serie? La nuova pellicola, “SPECTRE” (2015), purtroppo sembra confermarci che la frenesia di realizzare sequel “moneymaker” (“tanto per fare gruzzolo”, per intenderci: si veda l’ultimo “Star Wars”) ha raggiunto forse anche la stupenda serie dell’Agente 007. Ma non demordiamo, già la saga ha avuto le sue cadute, speriamo solo che anche questa volta sappia rialzarsi.